Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti di Senigallia), 1846 – 1878.   Medaglia anno XII/1857, AV 49,85. Ø 43,3 mm. Per l’inaugurazione della prima ferrovia (opus: Pietro Girometti). PIVS IX PONTIFEX – MAXIMVS AN XII Busto a d. con zucchetto, mozzetta e stola ornata; sotto, nel giro, P G F. Rv. PROVIDENTIA P M FERREA VIA ROMAM PROVINCIIS – JUNGI CVRAVIT Angelo seduto su locomotiva, volto a s., regge, nella mano d., un caduceo e indica, con la s., la via ferrata; sullo sfondo, in basso, la Basilica di S. Pietro. All’esergo, AN MDCCCLVI / P GIROMETTI F. Bartolotti E857. Rarissima. q.Fdc Coniati 39 esemplari. Ex asta NAC 37, 2007, 1039. Questa bella medaglia ricorda l’apertura del primo tratto della ferrovia pontificia, Roma-Frascati. L’inaugurazione avvenne il 6 luglio 1856, con grande stupore e giubilo di popolo e autorità. Pio IX, a differenza del predecessore Gregorio XVI, diede impulso all’avvio degli studi di fattibilità per la costruzione delle strade ferrate nello Stato Pontificio già poco dopo la sua elezione nel 1846. Si costituirono delle società private che avrebbero stipulato delle convenzioni con il governo pontificio per la gestione dei tratti inizialmente previsti tra Roma e Ceprano (presso il confine con il Regno delle Due Sicilie), Roma-Civitavecchia e Roma-Ancona-Bologna. Purtroppo l’esperienza della ferrovia pontificia ebbe vita breve, in quanto, anche a causa del ritardo con cui si svolsero i lavori di costruzione del primo tratto, nel frattempo buona parte dei territori ecclesiastici finì annessa al nascente Regno d’Italia e le società affidatarie dovettero ricontrattare le concessioni, ove possibile, con il nuovo governo italiano. Altre linee vennero progettate anche tra il 1860 e il 1870, quando ormai il territorio dello Stato era ridotto sostanzialmente al solo Lazio, ma la loro realizzazione non si concluse se non dopo la caduta del potere papale e l’annessione di Roma al regno sabaudo.